Burtonesque


Quanto sono belli?

Uno dei miei pezzi preferiti del film (che comunque ha già conquistato il mio cuoricino nero, come tutti i film di Tim Burton... voglio che mi adottino...)

EPIPHANY

Ecco il testo, e a seguito la traduzione:

(Todd)
I had him!

His throat was there beneath my hand.
No, I had him!
His throat was there and now he'll never come again.

(Mrs. Lovett)
Easy now, hush love hush
I keep telling you, Whats your rush?

(Todd)
When? Why did I wait?
You told me to wait -
Now he'll never come again.
There's a hole in the world like a great black pit
And it's filled with people who are filled with shit
And the vermin of the world inhabit it.

But not for long...

They all deserve to die.
Tell you why, Mrs. Lovett, tell you why.
Because in all of the whole human race
Mrs. Lovett,
there are two kinds of men and only two
There's the one staying put in his proper place
And the one with his foot in the other one's face

Look at me, Mrs Lovett, look at you.

No, we all deserve to die
Even you, Mrs. Lovett, even I.
Because the lives of the wicked should be made brief
For the rest of us death will be a relief
We all deserve to die.


And I'll never see Johanna
No I'll never hug my girl to me - finished!
Alright! You sir, you sir, how about a shave?
Come and visit your good friend Sweeney.
You sir, too sir? Welcome to the grave.

I will have vengenance.
I will have salvation.
Who sir, you sir?
No ones in the chair, Come on! Come on!
Sweeney's. waiting. I want you bleeders.
You sir! Anybody!
Gentlemen now don't be shy!

Not one man, no, nor ten men.
Nor a hundred can assuage me.
I will have you!
And I will get him back even as he gloats
In the meantime I'll practice on less honorable throats.
And my Lucy lies in ashes
And I'll never see my girl again.

But the work waits!
I'm alive at last!
And I'm full of joy!



(Todd)

No, l'ho afferrato!
La sua gola era proprio nella mia mano
L'ho afferrato!
La sua gola era lì e adesso
Non tornerà mai più

(Mrs.Lovett)
Facile adesso,
Silenzio, amore, silenzio
Continuerò a raccontarti...

(Todd)
Quando? perchè aspetto?
Mi hai detto di aspettare
Adesso lui non tornerà mai più
C'è un buco nel mondo come
Una grande fossa nera
Ed è piena di persone che
Sono a loro volta piene di merda
E i parassiti del mondo ci vivono

Ma
non per molto...

Tutti loro meritano di morireTi dirò perchè, mrs.Lovett, ti dirò perchè.
Perchè nell'intera razza umana
Mrs.Lovett,
ci sono solo due tipi di uomini, solo due
Quello che se ne sta al proprio posto,
E quello che tiene i piedi sul viso dell'altro


Guardatemi, Mrs.Lovett, guardatevi

Tutti noi meritiamo di morire
Anche voi, mrs.Lovett, anch'io.

Perchè le vite dei malvagi
Dovrebbero essere abbreviate
Per il resto di noi, la morte sarà un sollievo
Noi tutti meritiamo di morire


E non vedrò più Joanna
No, non stringerò mai più la mia ragazza a me
E' finita! va bene, tu, signore, tu, signore
Che ne dici di farti la barba?
Vieni e visita il tuo buon amico Sweeney
Tu, signore, tu, signore, benvenuto alla tomba

Avrò vendetta,
Avrò salvezza

Chi, tu signore?
Nessuno si sieda sulla poltrona, avanti, avanti!
Sweeney sta aspettando, vi voglio sanguinanti
Tu signore, voi tutti.
Gentili signori, non siate timidi!

Non un uomo, non dieci uomini
Nemmeno un centinaio potrebbero calmarmi
Vi avrò tutti! E lo farò tornare indietro
Anche se dovesse gongolare nel frattempo
Farò pratica su gole disonorevoli
E la mia Lucy giace tra le ceneri
E non rivedrò mai più la mia ragazza

Ma il lavoro aspetta!
Sono vivo alla fine!
E sono pieno di gioia!

Premio Arte y Pico


Ricevo dalla mia piccola rosellina nera (che è troppo buona) il premio Arte y Pico (http://arteypico.blogspot.com/) che premia la creatività, il design e i materiali utilizzati dai blogger.
Questo è il regolamento per chi riceve il premio:

1. Scegliere 5 blog che si considerano meritevoli di questo premio, per creatività, design e materiali particolari utilizzati, e che diano un contributo alla comunità dei blogger, indipendentemente dalla lingua!;
2. Ogni premio assegnato deve aver il nome dell’autore e il collegamento al suo blog, così che tutti lo possano visitare;
3. Ogni premiato deve esibire il premio e mettere il nome e il collegamento al blog di colui che lo ha premiato;
4. Il premiato deve mostrare il collegamento con il blog Arte Y Pico dove nasce l’iniziativa;
5. Pubblicare le regole.


Questi i miei premiati (lo so, sono sempre due, ma non è colpa mia se i blog che ho negli amici li ritengo particolarmente meritevoli):
Restituisco il premio a
Dark Road to Nowhere che lo merita davvero tanto
Poi, per il contributo alla comunità dei blogger non posso non assegnarlo a
La Casa degli Orrori

Premio Brillante Weblog 2008



Ricevo questo premio con mio grande stupore da La Casa degli Orrori, fantastico blog che consiglio davvero a tutti di visitare almeno una volta al giorno.

Regole per l'assegnazione:
1. Chi viene "nominato" deve scrivere un post sull'argomento, citando l'autore della nomina e indicando il link del suo blog.
2. Nominare a propria volta almeno 7 blog, indicandone nell'articolo i link e avvisando i loro gestori del premio.
3. Esibire, ma questo è facoltativo, il profilo-foto di chi ha nominato e di chi è stato nominato.

Ora, io purtroppo non ho ancora 7 blog amici, al diavolo le regole

Allora, innanzitutto devo proprio rimpallare a
La Casa degli Orrori perchè per me merita assolutamente questo premio.
Poi sicuramente nomino anche
Dark Road to Nowhere, il blog del mio tesoro (tessorro), che è stupendo e pieno di racconti bellissimi e terrificanti (c'è bisogno che lo dica? Andate a leggerli, questa donna farà molta strada, potrete dire "io la conoscevo anche prima")
Voi direte: bella forza, li hai nominati solo perchè sono gli unici blog amici. E invece no, se non pensassi che valgono questo premio, non li nominerei affatto
Non mi va di solito di spiattellare le cose che per me sono veramente, veramente importanti sulle pagine di un blog, alla mercè del mondo, ma ho bisogno di sfogarmi e voglio sfruttare l’anonimato pressocchè totale di cui godo in queste pagine per farlo.
Ora, io di solito faccio di tutto per non lamentarmi, cerco sempre di dimostrarmi allegra e tranquilla, in questi giorni certo sarò più seria del solito, ma non mi sono rinchiusa in casa staccando i contatti con il mondo (e lo avrei davvero voluto), non mi sono data malata al lavoro, né mi sono aggirata per l’ufficio con aria mesta chiedendo compassione o altro. Praticamente nessuno dei miei colleghi sa un cazzo della mia vita. Io sono quella taciturna, non parlo mai dei cazzi miei, le informazioni le centellino. In due sanno che mi mio fratello è morto, e mi sono ben guardata dal dire a qualcuno che ieri era l’anniversario. Non l’ho fatto principalmente perché non voglio che la gente mi ronzi intorno cercando di farmi stare allegra o che so io, e anche perché sono cazzi miei fondamentalmente. Voglio solo essere lasciata in pace. Oggi una mia collega mi è venuta sotto, dicendomi che aveva notato che da un paio di giorni ero buia, e voleva sapere che mi è successo. Dopo aver risposto negativamente a tutte le sue ipotesi (problemi in famiglia, litigato col moroso, problemi con i suoceri, problemi con la casa… le ha provate tutte insomma), alla fine tirata a cimento gliel’ho detto. E lei candida mi ha fatto la domanda che tutti mi fanno subito da tre anni a questa parte “I tuoi come stanno?”
Ora, è una domanda legittima, me ne rendo perfettamente conto. Ma credo che si e no due persone in 3 anni mi abbiano chiesto come sto io, invece di domandarmi subito come stanno i miei. I miei stanno da Dio, come volete che stiano? Che domanda è? Come possono stare dei genitori a cui è morto un figlio di 13 anni? Sarò una dannata egoista, ma porca puttana, perché il fatto di essere stata solo sorella relega il mio dolore in secondo piano? Certo, non c’è niente come il dolore di una madre. Sicuro. Non saprò mai cosa prova mia madre, e spero che non mi capiti mai lo stesso, non ci tengo proprio a fare il confronto di persona, ma vi assicuro che quando tu e tuo fratello avete 15 anni di differenza, non sei più una semplice sorella. Io l’ho aspettato, l’ho voluto, ho esultato con mia madre quando il test di gravidanza ha dato esito positivo, e ho ancora ben in mente la notte in cui è nato e la mattina quando l’ho visto per la prima volta all’ospedale.
Io l’ho vestito, l’ho cambiato, l’ho lavato, gli ho dato da mangiare, l’ho messo a nanna, mi sono presa cura di lui quando era neonato. La sua prima parola è stata Tata, che poi sarei io, e ha voluto molto più bene a me che a suo padre. O almeno, con più costanza. Io l’ho sgridato e consolato, ho cercato di educarlo e attendevo con ansia che fosse abbastanza grande per potersi trasferire a casa mia. Il mio sogno era sempre stato che tornasse a vivere con me.
Ero la sua sorellona e lui mi adorava e io lo adoravo, eppure sui giornali dove hanno scritto gli articoli relativi alla sua morte, o non mi hanno nominata, o lo hanno definito addirittura “figlio unico”. Io non ho alcuna importanza, come se per il mondo il nostro legame non fosse mai contato niente.
Sono una dannata egoista, che ci posso fare. Come stanno i miei? Come sto io? Siamo tutti e tre morti tre anni fa, grazie molte per l’interessamento. Perché invece di perdere tempo con queste domande davvero inutili, non chiedete qualcosa di più interessante?
Pensate forse che a noi non faccia piacere parlare di lui? Di solito evitiamo perché le persone si imbarazzano, ma a volte mi sembra che il mondo così perda l’occasione di conoscere una persona speciale. Mio fratello amava i tramonti e i carmina burana. Adorava guerre stellari e il signore degli anelli. Amava Harry Potter ma non riusciva ad andare avanti a leggerlo perché non voleva soffrire troppo. Amava tutti gli animali, e aveva una passione per gli strumenti a percussione. Non poteva ascoltare le musiche di Natale perché lo commuovevano troppo. Giocava con la playstation ma era negato per gli sport, troppo scoordinato. Aveva un bellissimo piccolo neo sul ponte del naso e i dentoni. Aveva una passione per le scienze, da grande voleva fare il veterinario. Aveva appena finito le medie, e il giorno prima di morire si era andato ad iscrivere al Liceo Scientifico. Ne era entusiasta perché aveva saputo che tra le attività extrascolastiche c’era anche fotografia, che era la sua passione. Amava andare al cinema e leggere. Era un piccolo nerd, e sarebbe diventato un ragazzo bellissimo, con quel sorriso sbruffone che aveva e gli occhi azzurri. E’ sempre stato “diverso” dagli altri bambini della sua età, e veniva per questo torturato dai bulli quasi tutti i giorni, ma era molto orgoglioso e non ne ha mai fatto parola a casa. Era molto insicuro e si sottovalutava tantissimo, credeva di non essere abbastanza intelligente, quindi spesso non ci provava nemmeno. Era fermamente convinto che non avrebbe mai fumato, bevuto alcolici, assunto droghe. Fin da piccolo, non mangiava più caramelle di quanto gli fosse consentito, anche se nessuno lo vedeva.
Era il mio fratellino, una persona meravigliosa, e mi manca da morire.

Nullafacenza


Oggi mi sono svegliata presto (bè, presto per me... erano le 10 più o meno). Volevo approfittare della giornata a disposizione per scrivere un pò, prima di andare al lavoro stasera. Nei giorni scorsi non ci sono riuscita perchè avevo sempre da fare, ma ieri sera mi è venuta un'idea molto molto buona per completare "Non per caso", così volevo fare la brava oggi e scrivere scrivere scrivere... peccato che poi ho avuto la pessima idea di accendere la tv, e un telefilm tira l'altro... Che palle... Credo sia anche colpa del caldo, non riesco a trovare la concentrazione giusta. Ho tre cose in ballo, più diverse idee per altre storie. Eppure non riesco a scrivere neanche una riga.

Mi sa che adesso la pianto di fissare lo schermo e me ne vado a pranzo fuori.