La Valle delle Bambole, di Jaqueline Susann


"Se devi fare qualcosa, falla al cento per cento. Mai fare le cose a mezzo."


Mentre mi approssimavo alla fine del libro, ho iniziato a pensare a come l'avrei recensito. Perchè mi sono resa conto, quando ormai mi mancavano circa un centinaio di pagine alla conclusione, che questa storia non mi stava lasciando praticamente nulla se non qualche fredda considerazione su cosa si nasconde dietro il mondo patinato della celebrità. 

Durante la lettura, mi sono sopresa a guardare le attrici per tv e domandarmi

I Sublimi Segreti delle Ya-Ya Sisters, di Rebecca Wells




 "Se Dio si nasconde nei dettagli, forse anche noi facciamo altrettanto."



Su Anobii (QUI la mia libreria) ho dato 4 stelle al libro della Wells, ma non con troppa convinzione. Diciamo che ho dato 4 stelle alla storia, non al libro.
Le Ya-Ya, e Vivi Abbott in particolare, sono la parte bella del libro, i ricordi del passato. Il presente, Sidda e i suoi rimuginamenti invece sono la parte lagnosa del romanzo, la parte eccessivamente lunga, melensa, pesante, piena di descrizioni sentimentali del paesaggio, invocazioni alla Madonna, pensieri che dovrebbero essere poetici ma sono solo noiosi. Fosse dipeso da me, avrei asciugato questo romanzo di un centinaio di pagine, ma può essere che il mio giudizio sia stato condizionato negativamente dal mio stato di salute

31 Canzoni, di Nick Hornby




"Un paio di volte all'anno mi faccio una cassetta da mettere in macchina, un nastro pieno di tutte le nuove canzoni che ho amato nel corso degli ultimi mesi. Ogni volta che ne completo una mi pare impossibile che potrà essercene un'altra. Ma c'è sempre, e non vedo l'ora che arrivi: basterebbe qualche altro centinaio di cose come questa per rendere la vita degna di essere vissuta."

Se Hornby scrivesse un libro in cui mi racconta le sue ricette preferite, o i suoi giochi di società preferiti, o i suoi mezzi di locomozione preferiti, probabilmente lo comprerei, lo leggerei tutto d'un fiato e mi piacerebbe pure. Il suo modo di scrivere ironico, divertente, coinvolgente, mi conquista sempre tanto da farmi venire voglia di citare tre quarti del libro e di andare in giro sventolandolo come una forsennata sotto il naso dei miei amici per far loro leggere certi passaggi particolarmente arguti o spassosi. In pratica, Hornby ha la capacità di farmi venire una cotta per lui ogni

Ritorno a Peyton Place, di Grace Metalious




"Da bambina, pensavate di non essere bella. Eravate quella strana, che non si adattava a nessun gruppo e detestava tutti quelli che vi si adattavano e, senza neanche rendervene conto, avete incominciato a pensare, più o meno, lo farò vedere io a tutti, e così è stato."


Il seguito de I peccati di Peyton Place (di cui parlo in questo post) è estremamente diverso dal best seller che ha reso celebre Grace Metalious nel mondo (dopo averlo scandalizzato). È diverso sia il modo di scrivere, che il linguaggio, che il tipo di storia.
Se il primo romanzo raccontava la vita, pubblica e privata, di diversi abitanti di una piccola città, qui la Metalious si concentra su Allison MacKenzie, che verosimilmente è il suo alter ego letterario. Allison scrive un romanzo, dal titolo

I Peccati di Peyton Place di Grace Metalious



"Se ogni uomo (...) smettesse di accusare e di odiare gli altri per i propri fallimenti e per i propri errori, al mondo non esisterebbe più il male, dalla guerra alla maldicenza."


Non so cosa mi aspettassi esattamente prima di cominciare a leggere questo libro, ma di certo non pensavo di esserne letteralmente rapita fin dai primi capitoli. Da una casalinga americana nata nel 1924, non mi aspettavo di certo un tale vivido linguaggio, e descrizioni così moderne. E a quanto pare non se lo aspettavano nemmeno i suoi contemporanei, incuriositi e scandalizzati dalle scene di sesso e dai peccati di provincia così chiaramente raccontati nel romanzo della Metalious.
Il libro fece scandalo, e diventò in breve il primo vero best-seller internazionale. Mi posso facilmente immaginare le signore che lo condannavano pubblicamente ma poi lo leggevano di nascosto,